Qualche
giorno fa ho scritto un articoletto sul retail, e-tail e le loro
potenziali evoluzioni: http://claudiocrovidoveandremoafinire.blogspot.it/2017/05/si-chiameranno-click-brick-o-re-tailer.html
Si,
si, il settore sarà stravolto dalle egemonie e prepotenze dettate dai forti
poteri di vendita dei nuovi soggetti nella filiera, però ….nulla si crea e
nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Sono
sicuro che il numero dei punti vendita del retail fisico sarà pesantemente
ridimensionato, per fare posto ai nuovi soggetti arrivati; alcuni altri si convertiranno alla vocazione del hard discount (con
sempre più quote di mercato); però in molti sopravvivranno a questa ecatombe, consci di
voler avere un nuovo valore nella filiera e determinati a vestire i nuovi panni
della “nuova
vocazione” …la
customer satisfaction!.
Troppo
spesso ci siamo lamentati dell’inefficienza degli assistenti alla vendita nei
retail store.
Chi
di voi non ha provato la pessima esperienza di girare tutto il supermercato
senza trovare il prodotto che cercavate? ……….e nessuno che ti aiuti?! …..quando
li cerchi non li trovi mai!? …o non sono disponibili!!! (riferito al
personale di assistenza al cliente).
Sicuramente
le organizzazioni retail hanno trascurato l’aspetto della customer satisfaction
in virtù di un più ampio assortimento, della pubblicazione di prezzi sempre più
aggressivi; alla ricerca di un aumento della loro “pedonabilità” ed alla
ricerca di un facile risultato; che consentisse loro di aprire un altro store …
ed un altro ancora.
Ora
sanno tutti che
dovranno cambiare percorso. Chi non vorrà cambiare “pelle” si troverà fagocitato
e spinto verso la tipologia del discount …con una sola arma ….il prezzo!!!......o la morte!
Sono
tanti gli strumenti e le iniziative che possono qualificare diversamente il
retailer in un’ottica di moderna soddisfazione del cliente.
Uno
su tutti: un nuovo modo di fare planogrammi che mettano al primo posto le
esigenze del cliente e non la necessità di mettere ad altezza vista il prodotto
che l’organizzazione
vuole vendere ……..e magari sistemi automatici per monitorare la qualità del
display: http://shelfierobot.com/
E’ chiaro che non è più sufficiente la “fidelity
card” per garantire la ripetizione della visita del cliente, tanto meno
la loro loyalty. Per aumentare la fedeltà del cliente si deve passare attraverso la soddisfazione
del cliente stesso e di qui il passaggio obbligato che si chiama: SERVIZIO e
qualcuno sta cercando di dare più servizio ed emozioni con dei sistemi
automatici, c’è chi addirittura ha inserito fra il personale di assistenza al
cliente … degli automi: http://www.apparecchielettrodomestici.it/2017/01/31/mediamarket-prova-il-commesso-robot/
Appare
importante motivare il cliente a recarsi in quello store per effettuare i suoi
acquisti e alcune organizzazioni stanno sperimentando nuovi concept store. Sembra evidente la voglia di fornire al cliente nuove emozioni, un nuovo modo di fare shopping,
la voglia ….di stupire il cliente: https://www.youtube.com/watch?v=tzic-gnErXY
Vediamo
ottime prospettive per lo sviluppo della customer satisfaction nei negozi
retail del futuro, ma come ci arriveremo? Quando sarà?
I
tempi non potranno essere troppo lunghi perché altrimenti l’utente dirotterà presto i
suoi acquisti a modelli di vendita più entusiasmanti.
Comunque
sarà un cambio graduale, gestito giorno dopo giorno dagli operatori del retail.
Giudico
molto importante l’apporto di valore, a questo cambiamento, che potranno fornire
i buyers della GD, selezionando i prodotti da esporre a scaffale in virtù di
nuovi paradigmi; prodotti che il distributore/costruttore decide di dotare di
promoters che possano aiutare il potenziale cliente nella scelta; oppure
scegliendo quei costruttori o distributori che possano garantire una buona
ciclicità di riassortimento degli scaffali (tramite visite dei loro commerciali
o con sistemi automatizzati), etc. etc.
Il
buyer è il vero ed unico canale di contatto per il costruttore/distributore
dove veicolare la propria offerta di prodotti e servizi.
Il
buyer è la prossima chiave di volta per un cambiamento verso un nuovo mondo
retail.
Il
buyer saprà scegliere il distributore che saprà “strappare” al costruttore le
migliori promozioni (anche e soprattutto promozioni di sevizio al
cliente/utente ……e non solo prezzo); che saprà fornire le stesse promozioni in
esclusiva ad un retailer piuttosto che ad un altro …tanto da consentire ad ogni
retailer la differenziazione necessaria.
Le
scelte che effettueranno agli acquisti saranno l’indice della direzione che
l’insegna retail vorrà perseguire. La vecchia guerra del prezzo è già persa per
tutti gli store fisici ….non resta quindi che preoccuparsi della soddisfazione
del cliente.
Come già detto, il compratore dovrà ben valutare un prodotto che gli viene fornito con
l’accompagnamento di un promotore saprà ben spiegare (meglio se dimostrare)
agli utenti tutte le funzionalità di quel determinato prodotto.
Il
compratore apprezzerà che il fornitore di quel prodotto gli garantisce una
copertura di comunicazione di quel prodotto sui più quotati social networks, nell'area
limitrofa all'ubicazione dei suoi stores.
Il
compratore saprà utilizzare i movies a corredo del prodotto da proiettare nei
display dei punti vendita e saprà ancor più utilizzare il supporto che potrà
offrirgli il fornitore per distribuire il filmato nei diversi PV.
Ovviamente
il compratore sarà ben felice di sapere che il suo fornitore ha una rete di
commerciali, a copertura nazionale, che è in grado di assicurare la presenza
del prodotto sui tutti gli scaffali anche se molto diversificati
geograficamente.
Spesso
i compratori si trovano alle prese con le scelte dei prodotti da inserire nel
flyer, ed una buona gestione collaborativa di queste opportunità può portare molto successo
ai fornitori dei retailers ….the leaflets will never dies!
Il
costruttore/distributore potrebbe attrezzare dei webinar per istruire il personale di servizio agli scaffali per i prodotti di sua pertinenza ……….e
questo sarebbe valore aggiunto che il buyer del retailer apprezzerebbe
moltissimo per meglio qualificare il suo personale di vendita e di conseguenza poter meglio
attendere l’utente finale.
Il
costruttore/distributore potrebbe attivare uno specifico servizio (instant
messaging) per rispondere ad eventuali specifici quesiti dell’utente finale che
di fronte al prodotto (sullo scaffale del retailer) ha le sue perplessità da
risolvere.
Conosco bene i compratori dei vari retilers e so altrettanto
bene che non resteranno insensibili a queste offerte …..anzi credo ne
muoveranno loro di altrettanto nuove ed interessanti.
E’ necessario che la collaborazione caratterizzi
gli operatori di questa filiera …..vedrete che troverete dei compratori pronti
ad accogliervi a “braccia aperte”.
ciao
Claudio Crovi
ciao
Claudio Crovi
é venuto bene, vero?
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