MAGGIO 2017…e se
dapprima ho parlato dell’inevitabile prossimo cambiamento, subito dopo ho voluto
parlare dei retailers e degli e-tailers.
Ora, risalendo
lungo la filiera, è necessario parlare dei Distributori. Sì, proprio con “D” maiuscola,
perché il loro ruolo è stato importante ed è facile lo sia ancor di più in
futuro.
DISTRIBUTORI
Sin
dall'inizio dei tempi …informatici, quello che in ogni settore merceologico si
è sempre chiamato “grossista”, per motivi ignoti, nel ITC si deciso di
chiamarlo “distributore”.
L’utilità
e la funzione del distributore è sempre stata, pressappoco, quella del
grossista; vendere a rivenditori, dealers e retailers dei prodotti, diversi tra
loro, di marche diverse …per la necessità del rivenditore e nel insieme
desiderato dell’utente finale (ovvero il cliente del rivenditore).
Queste
singole unità di prodotto, diverse fra loro, il distributore le ha acquistate dai
costruttori in quantità consistenti allo scopo di rivenderle a diversi
rivenditori. Queste grandi quantità in acquisto, per una rivendita frazionata, qualificherebbero il distributore proprio come un grossista.
Alla
fine dell’esistenza dei diversi concessionari (organizzazioni a carattere
nazionale di molti rivenditori di una specifica marca, di cui
portavano le insegne), è stato molto utile per tutti i costruttori veicolare i
loro prodotti ai diversi distributori affinché loro li rivendessero a più
rivenditori possibili.
Nel
tempo i distributori hanno saputo essere utili nel veicolare i prodotti nel
mercato, questa loro utilità li ha fatti crescere e sono diventati sempre più
grandi, ognuno di loro più forte e più capace in un settore/segmento …tutti
sempre alla ricerca delle quote di mercato altrui.
Il
diventare così grandi rende tutti un po’ rigidi, poco flessibili, poco pronti
ai cambiamenti e tendenti ad imporre le proprie personali visioni del mercato, visioni non
sempre al passo coi tempi, che sono sempre più rapidamente in evoluzione.
DISTRIBUTORI
….QUALE FUTURO?
“Drogati”
dalla continua crescita di mercato, quando il mercato ha smesso di crescere:
hanno allargato il loro commercio a merceologie attigue, si sono comprati l’un
l’altro, etc. ....tutto pur di non dover governare una stabilizzazione del mercato …e se
il mercato dovesse calare?
Stiamo
fronteggiando un grande cambiamento che in pochi anni ci vedrà sconvolgere
diversi dei ns. attuali paradigmi. Fra qualche anno (pochissimi) ci guarderemo
indietro e vedremo il grande cambiamento che avremo vissuto.
Il
prossimo cambiamento nel mercato modificherà tutti i soggetti della filiera: nel
tipo, nei modi e nel numero. Ovviamente anche i distributori saranno coinvolti
nel cambiamento e la loro evoluzione sarà un fenomeno fondamentale in questa
fase di transizione.
I distributori
devono cambiare la loro natura più profonda. È necessario che ciascuno studi
una nuova visione e la metta in pratica molto celermente. Il futuro prossimo
non prevede che mantengano le loro attuali utilità e tendenze.
Spesso
i distributori hanno chiamato con il nome “marketing” servizi che di marketing
proprio non avevano nessun contenuto. Sembra chiaro e ineluttabile che ora il
marketing (sia di prodotto che di canale) debba essere un compito del
costruttore, solo così le responsabilità del risultato tornano al loro posto.
Giacché
solo così deve essere e solo così potrà avvenire: il solo e unico responsabile
del successo o insuccesso di un prodotto nel mercato è e sarà sempre: il
costruttore. Quest’ultimo deve essere consapevole delle necessità del suo prodotto
per arrivare all'utente finale ed è sua responsabilità disegnare il percorso di
canale più appropriato, cercando gli intermediatori che possano fornirgli i
servizi che gli sono necessari.
È
indispensabile che il distributore si riconosca come un fornitore di utilità e
servizi nel canale; non è opportuno equivocare la funzione o il ruolo che si
svolge nel canale. Maggior consapevolezza è sintomo di maggior forza nel
mercato.
Ancora
una volta il distributore può svolgere la funzione di collettore di utilità per
un singolo prodotto ed applicare le stesse utilità a tutti i prodotti dello
stesso tipo, anche se di marchi diversi. I costruttori sapranno riconoscere ai
distributori questa valenza di servizio.
Molte
sono le attuali utilità che potrebbero ancora avere significato nel
distributore del futuro, probabilmente dovranno essere rivisitate in chiave
adeguata ai tempi odierni. Alcuni costruttori non trovando rispondenza dei servizi
che necessitano presso i distributori hanno dovuto rivolgersi ad entità esterne
per produrre lo stesso servizio in proprio nome e per conto (agenzie di
vendita, promoters, etc.).
Il
distributore non dovrebbe dedicare eccessive energie all'approvvigionamento che
non viene riconosciuto come servizio, che non produce valore aggiunto nella
filiera del prodotto; del resto sino a che il prodotto non giunge in possesso
del rivenditore, il processo di distribuzione non può ritenersi completato e le
responsabilità restano comunque del costruttore, del brand.
I
servizi che portano valore aggiunto alla filiera distributiva, sono facilmente
identificabili. Per un prodotto che ha la sua connotazione di mercato nel
retail fisico la capillarità della distribuzione/disponibilità e una necessità
imprescindibile e solo il distributore è in grado di procurarla.
La
raccolta ordini presso i numerosi rivenditori è un servizio che sensatamente
solo il distributore può produrre. Se l’accesso per la produzione dell’ordine
dovrà essere fatto da una persona fisica (agente/venditore) solo il distributore
può collettare diversi prodotti/brand con questa stessa necessità e quindi
abbassare i costi dell’accesso.
Questi
volevano solo essere degli esempi dei servizi che il distributore può “vendere”
al costruttore. Per questo il distributore deve concentrare i suoi “sforzi”
nella identificazione e produzione dei servizi che il costruttore abbisogna per
arrivare al rivenditore e “vendere” gli stessi servizi al costruttore.
I
costruttori sono tipicamente ubicati in altri paesi e per raggiungere l’utente
finale hanno spesso bisogno di espliciti servizi locali, in lingua locale, etc.
Chi meglio del distributore può svolgere ed espletare questi servizi?
Questo
è il momento per i distributori che sono degli esperti di mercato (o almeno,
dovrebbero esserlo); in cui sapranno identificare i servizi più appetibili per
i costruttori e costruirsi una loro nuova identità specifica per distribuire
nel loro paese o nel loro canale i prodotti di quei costruttori.
Questo
è il momento più proficuo per i consulenti esterni che possono aiutare i
distributori ad un “cambio di pelle” improrogabile, così importante.
Questo
è il momento per i professionisti più fantasiosi di disegnare il nostro futuro
prossimo, mai il mercato è stato cosi fertile per la loro capacità di
idealizzare e realizzare i nuovi modelli distributivi.
Questo
è il momento per quelli (che come me) abituati a sognare e fantasticare sulle
prospettive più lungimiranti …che puntualmente si avverano.
Questo
è il momento dove solo le vere competenze e capacità di analisi avranno un valore
economico applicabile alla filiera.
Questo
è il momento ……
ciao
Claudio Crovi
Prego! Dite la vostra.
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