Domenica 26 Aprile 2020 ...al tempo del coronavirus
SANIFICARE A REGOLA D'ARTE
Se
il tuo lavoro ti piace, non si tratta mai solo di “dare”, è sempre un mutuo
scambio e si riceve tanto quanto più ci si impegna nello svolgerlo.
Quello
che ricevi poi diventa il tuo know-how, diventa la capacità per la quale sei riconosciuto
come un professionista capace.
Tre
anni fa, improvvisamente, ho iniziato ad occuparmi di sanificatori d'aria, senza che mai
mi fosse capitato di sentirne parlare prima.
Ed
eccomi a occuparmi di questi sanificatori d’aria, un prodotto prestigioso, di
alto contenuto tecnico e di grande efficacia.
Ho
il compito di venderli e nella mia storia di venditore ho sempre voluto
conoscere molto bene quello che stavo vendendo, altrimenti non mi riesce di
combinare molto. Insomma! O so molte bene di che si tratta o lo imparo alla
svelta.
Mi
ci sono messo di buon impegno e presto ho imparato tutto quanto dovevo sapere
in merito …e oltre.
Tre
anni fa i sanificatori d’aria non erano molto richiesti e i pochi che si
vendevano li ho venduti perché abbattono gli allergeni e quindi sono l’unico
momento di pace e relax per un allergico; oppure perché eliminano anche gli
odori, per cui se vuoi uscire da un ristorante senza che la tua giacca puzzi di
quello che hai mangiato ….e bene che tu chieda al ristoratore di dotarsi di uno
di questi strumenti.
Ora, con questa disgrazia mondiale, i sanificatori hanno un ottimo mercato che persisterà anche dopo la crisi.
Il mercato esiste per la loro funzione primaria purificare/sanificare l’aria………è nato il mercato! è nato un prodotto!
Voglio
condividere con voi alcune informazioni che potranno esservi utili.
Tanto
per iniziare dividiamo in due segmenti tutti gli strumenti che effettuano
pulizia dell’aria.
Ci
sono i PURIFICATORI
che purificano l’aria che trattano, prevalentemente con un processo di
filtrazione.
Poi
ci sono i SANIFICATORI che operano un’inertizzazione di virus, batteri,
microbi, spore, allergeni, etc. tramite un processo chimico con emanazione di
sostanze inertizzanti o un
processo fisico facendo interagire queste particelle con campi elettrici
o con irradiazioni UV.
Entrambi
hanno la dignitosa validità e l’efficacia di quanto dichiarano.
Approfondiamo il concetto di PURIFICATORE;
dotato di un filtro ed ovviamente più il filtro è efficace più la purificazione
sarà scrupolosa. Il massimo dei filtri disponibili in commercio per questi
prodotti è il filtro di standard HEPA o ancora più
filtrante è il filtro di standard ULPA.
I filtri sono tutti classificati in base
alla loro capacità di filtrazione di particelle standard
del
diametro 0,3 µm (micron, pari a 0,0003 millimetri
….si tratta di tre 10.000esimi di mm); più le maglie del filtro sono strette
più la sua micro-aeratura è altrettanto stretta e di conseguenza più particelle
di queste dimensioni il filtro è in grado di trattenere.
Una delle
classi di filtro HEPA più performanti e più diffusa nei purificatori è il
filtro di classe H13 con questi filtri solo il 5% delle particelle delle
dimensioni che abbiamo descritto qui sopra riesce a penetrare il filtro e
passarlo. Ancora più efficace è quello di classe H14 dove solo 5‰ (il 5 per mille) riesce a penetrare ….direi
ottimo, no?
Nei filtri ULPA le percentuali di efficacia volano verso
l’altamente performante, l’impensabile. Nel filtro ULPA di classe U17, solo 5
particelle su un milione riescono a passare ………..purtroppo i filtri di classe
ULPA non sono utilizzati per i purificatori domestici, quelli comunemente in
commercio, per motivi tecnici sono utilizzati solo in ambienti industriali
specifici, hanno bisogno di moltissima manutenzione (si intasano molto
facilmente) e fra l’altro hanno costi esorbitanti.
Normativa EN 1822 per classificazione dei filtri HEPA e ULPA |
Sicuramente i filtri HEPA hanno gran efficacia con le
particelle o con i microrganismi più grandi, come gli acari, molti allergeni,
etc. Quindi possiamo dire che svolgono egregiamente la loro funzione.
Per aumentare la loro capacità di purificare un’ottima idea
(perseguita da diversi costruttori) è quella di sequenziare diversi filtri HEPA
nel flusso d’aria, così da avere più probabilità di filtrazione dei piccoli
corpuscoli.
Pertanto, se vuoi PURIFICARE la tua aria comprati un
PURIFICATORE.
Guardate questo video che vi aiuta a capire:
Se invece vuoi SANIFICARE allora devi avere un SANIFICATORE.
Ma cosa sanifica? Nella maggior parte dei casi i sanificatori svolgono
un’azione sanificante sui VOC, cosa sono?
I VOC sono i Volatile Organic Compounds tradotto i
Italiano sono i COV ovvero i Composti Organici Volativi.
A far parte di questi piccoli composti organici concorrono: i
virus, i batteri, i microbi, i germi, le spore, gli allergeni (polline, feci di
acari, etc.) ed altri composti organici ancora come quei piccolissimi elementi che quando
colpiscono le cellule sensitive delle nostre narici ci provocano quella precisa
sensazione di odore, quello specifico odore.
Quali sono i procedimenti più comunemente usati (che io
conosca) per la sanificazione dell’aria:
-
Ionizzazione – tramite la trasformazione di atomi d’aria
in atomi ionizzati (anioni o cationi), essendo questi in uno stato molto
instabile, interagiscono velocemente con i COV presenti nell’aria
inertizzandoli per trasformazione della loro carica di elettroni.
-
Ultravioletti – in una precisa frequenza di raggi UV (fra
280 ed i 100 nanometri) i raggi si definiscono UV-C e sono i cosiddetti “radiazione
UV germicida”. I microorganismi irradiati da questa frequenza di raggi UV subiscono
una mutazione del DNA o RNA, che li rende inattivi, sterili e li uccide nel
breve.
-
Plasma
elettrico – quando il microorganismo
entra in un ambito di plasma elettrico si incontra con le particelle di O2
che il plasma ha trasformato in O3 altamente ossidante che
istantaneamente uccide, inertizza tutti questi microorganismi.
-
Diossigeno – anche definito biossigeno, presente
in natura come O2, in elevate concentrazioni (create o
immesse), in un ambiente circoscritto ha la capacità di “ossidare” questi COV e
di conseguenza di inertizzarli.
-
Ozono – notoriamente presente in natura O3
(in alta concentrazione nella fascia più esterna dell’atmosfera), quanto più si
riesce a concentrarlo, tanto più ha la capacità di inertizzare qualsivoglia specie
di composto organico.
-
Idrossili – In un preciso range di frequenza dell’emissione
di raggi UV, in un ambiente circoscritto, si genera una fotolisi che scompone
la molecola dell’acqua (presente nell’aria in qualità di umidità) H2O
in un radicale (per l’appunto l’idrossile) -OH estremamente instabile (con un’emivita di breve durata) e
liberando un atomo di Idrogeno. Questa liberazione dell’atomo di idrogeno rende
la molecola dell’idrossile altamente ossidante e reattiva con tutto quanto di
organico possa incontrare, per poi inertizzarlo con un legame di ossidazione.
Tutte queste sostanze, radiazioni e stati di elettroni, sono presenti o avvengono anche normalmente in natura. Li rende “sanificanti” l’alta concentrazione in uno spazio delimitato. Per cui, se opportunamente dosati nella concentrazione, diventano dei sanificatori d’aria d’ambiente.
Alcuni di questi elementi (quasi tutti) vanno utilizzati con
cautela.
Ad esempio, l’ozono in alte concentrazioni (quelle adeguate
per un efficace ed immediata sanificazione) NON è respirabile ed è altamente
tossico; per cui se si desidera effettuare una sanificazione immediata con
ozono (meglio se effettuata da personale capace), poi bisogna aerare i locali
prima di soggiornarvi.
Lo spettro dei raggi UV è in gran parte lesivo della retina nell’occhio
umano …..per cui va utilizzato in ambito dove non fuoriescano intensamente i
raggi UV dannosi per la vista.
Tutti questi elementi devono essere programmati nella loro
utilizzazione per ottenere la miglior sanificazione possibile.
Questi elementi sanificano l’aria. Il procedimento di
sanificazione avviene per inertizzazione dei virus, batteri, microbi, spore,
etc. Un’inertizzazione che si ottiene per trasformazione di questi corpuscoli:
per modificazione fisiologica del loro DNA, RNA; per ossidazione molecolare o
persino a livello atomico con variazione della carica di elettroni.
Questi procedimenti, diversamente dai filtri, non trattengono
il corpuscolo, lo inertizzano, lo uccidono. Quindi lo trasformano ma rimane
esistente, in taluni casi (come l’ossidazione) l’aumento del peso molecolare può
provocare la caduta del corpuscolo al suolo (che diventa polvere) ma in taluni
altri rimane in sospensione fluttuante nell’aria.
Il miglior strumento di sanificazione è un sanificatore/purificatore
……..ovvero un sanificatore con anche un bel filtro HEPA.
Un importantissimo aspetto che riguarda la purificazione e/o
la sanificazione è il dimensionamento dell’apparecchiatura (e di
conseguenza del principio attivo) a seconda:
-
delle
metrature quadre del locale, o meglio delle metrature cube d’aria da trattare,
-
della
quantità di infestanti presenti nell’ambiente,
-
della
capacità di riprodurre infestanti dalla finalità di utilizzo dell’ambiente,
-
della
presenza o meno e in che quantità di un riciclo d’aria,
-
del
numero di persone che devo soggiornare nell’ambiente,
-
dalla
quantità di purificazione/sanificazione desiderata.
Le varianti che intervengono coll’influenzare il
dimensionamento sono molte e tutte hanno una precisa ragione d’essere, soprattutto
in un preciso contesto.
In ambiente domestico sono tanti gli elementi che determinano
se serve un purificatore o un sanificatore: la presenza di un allergico in
famiglia ….allergico a cosa? La presenza di una persona anziana, di animali (cani
e gatti), del numero dei componenti la famiglia, etc.
La purificazione dell'aria è difficilmente percepibile e quantificabile dalle nostre semplici capacità di osservazione. Inoltre nel caso dei sanificatori è necessario che ci sia la certezza che questi procedimenti sia certificati per quanto dichiarano. Che non siano dannosi per l'essere umano, se non esplicitamente dichiarato e che effettivamente sanifichino l'ambiente da cosa e in che percentuale.
Questi strumenti devono essere corredati da specifica documentazione tecnica che illustri le caratteristiche di filtrazione e/o le capacità di sanificare cosa? e quanto? Per avvalorare l'effettive capacità del prodotto, taluni producono studi o test di entità indipendenti che supportano il prodotto a ragion veduta, con esiti di test e prove ad hoc.
Purificare o sanificare è un’arte ….se no, che sanificazione
è?
Claudio 26/4/2020
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