La cessione del credito di imposta
per ECO-Bonus
Avete
presente l’ECO-Bonus? L’incentivo per cui gli Italiani che vogliono rinnovare
il loro impianto energetico possono avvalersi della possibilità di defalcare
dalle loro imposte sino
ad un massimo del 65% del costo dell’impianto stesso che stanno installando.
In
questo beneficio di imposta sono ammessi tutti i costi di efficientamento
termico che vanno dalla caldaia, alla pompa di calore (da condizionamento d’aria),
tutti gli accessori per il funzionamento e ivi inclusa la manodopera di
installazione.
Tutti
i costruttori di questi apparati sono in possesso della lista dei loro prodotti
che sono ammessi nell’impianto del credito di imposta. Per cui è bene informarsi
bene, benissimo a priori.
Gran
bella cosa,
di cui siamo agevolati da alcuni anni. Tovo molto giusto che il
governo incentivi, con sgravi
fiscali,
i rinnovi degli impianti energetici più antiquati per ottenere un sempre
migliore efficientamento energetico, di conseguenza un risparmio energetico, di
conseguenza un
miglioramento ecologico.
miglioramento ecologico.
Bene!!
È giusto! È così che dobbiamo fare! Questa è la direzione giusta!
Pertanto,
siamo beneficiati con un eccellente sgravio fiscale che ci permette di
recuperare in 10 anni,
anche sino al
65% del nostro investimento.
Recentemente,
ci si è resi conto che questo potenziale credito di imposta non avrebbe potuto
essere fruito da soggetti che non pagano le imposte (pensionati, persone non aventi
reddito, etc.).
Quindi,
al 1 di Agosto l’agenzia delle entrate ha emanato “il provvedimento attuativo”
che meglio interpretava dei regolamenti del 2018 che permetteva la cessione del
credito d’imposta del Ecobonus.
Bello!
Grandioso! Ma cosa significa? È abbastanza semplice. Chi ha diritto al credito
di imposta per ecobonus, sia o non sia più un contribuente attivo, può chiedere la
cessione del credito di imposta all’agenzia dell’entrate e farsi SCONTARE in
fattura tutto il credito di imposta dal fornitore che gli effettuerà la
cessione e l’installazione del nuovo impianto termico.
Si
si, avete capito bene,
un credito di imposta scontato in una fattura di fornitura!
Devo, proprio dirlo; in questo
caso, i nostri legislatori hanno avuto una trovata geniale.
L’utente non deve più attendere 10
anni di pagamento d’imposta per
recuperare la detrazione che gli è concessa per un esborso economico reale e
consistente.
Il fornitore incamera il credito di
imposta del suo cliente tramite uno sconto sulla sua fattura di fornitura, e quindi può procedere per
due diversi percorsi:
-
Scontare questo
credito di imposta (cedutogli dal suo cliente) in 5 rate annuali a
compensazione delle sue imposte.
-
Cedere
nuovamente il credito d’imposta acquisito a un suo fornitore di beni o servizi (ad
esclusione di compagnie finanziarie ed istituti di credito). Ultima cessione
ammessa!
Credo
che tutti gli utenti finali, interessati ad ottenere il credito di imposta,
preferiranno avvalersi de servizio dei loro potenziali fornitori che accettino
di fare lo sconto del credito di imposta del loro cliente nella loro fornitura.
Ovviamente questo è un grandioso
servizio per l’utente finale che si trova subito scontato il beneficio fiscale
di cui ha diritto!
Veramente un gran vantaggio, che
porterà più di un soggetto a ricredersi sulla validità dei benefici del
Ecobonus e quindi ad avvalersi di questa opportunità.
Del resto, nulla potrà impedire che
il fornitore dell’impianto si faccia pagare il valore di questo servizio con un
adeguato plus valore nella sua offerta di fornitura (c’è chi parla di un sovraprezzo
del 5 o 10%), c’è
da considerare che non è un servizio a cui il fornitore è obbligato.
…….e poi arrivano i fornitori dei
fornitori, quest’ultimi a loro volta possono decidere di incamerare il valore
della cessione del credito che il loro cliente ha ritirato dall’utente finale.
Di solito queste sono grandi
aziende, con grandi capacità finanziarie; che posso iscrivere questi crediti
nella voce “credito di imposta per esercizi futuri” e pertanto questo non
sarebbe per loro un gran problema ……..ma potrebbe essere una gran vantaggio
commerciale ……e sì proprio così!
I grandi distributori/grossisti (o
anche i costruttori stessi ….why not?) di prodotti climatici (caldaie, aria
condizionata, etc.) potranno offrire ai loro clienti installatori/rivenditori
di ritirare il credito di imposta che hanno incamerato dai loro clienti utenti finali, ……..ovviamente
purché siano loro a vendere i prodotti nel loro portafoglio d’offerta.
Questo creerà una maggior valenza
di servizi sul canale dove non sarà sempre l’ultimo prezzo ad avere la meglio.
Il servizio comincia ad avere il
suo valore anche nel canale dell’aria condizionata …….era inevitabile ….ora
è!!!!
Claudio
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