5G ...........essere o non essere ..........ci
cambierà la vita
Nel
articolo: “Arriva il 5G ……….arriva l’ICT 2.0” del mio blog: https://claudiocrovidoveandremoafinire.blogspot.com/2019/06/arriva-il-5g-arriva-ict-20.html
appare chiaro che questo
avvenimento porterà diverse novità e cambiamenti nel nostro vivere
quotidianamente le tecnologie.
Sono particolarmente interessato
alla vita ed alle evoluzioni del settore del ICT e mi piace rimanere informato
sulle novità e sulle evoluzioni di mercato.
Pertanto, voglio approfondire
questa novità del 5G che porterà così tanti cambiamenti.
Come ci siamo arrivati?
Un sempre più grande numero di
periferiche ha bisogno di collegamento diretto a internet.
Nel settore del automotive si
ipotizza un’alta informatizzazione delle autovetture sino anche al collegamento
del “pilota automatico”.
Nella casa sono diversi i device
che vogliono collegarsi ad internet:
- Il frigorifero potrebbe gestire le scadenze dei cibi presenti, il ri-approvvigionamento e certamente potrebbe segnalare automaticamente eventuali malfunzionamenti.
- La lavatrice potrebbe non essere più necessariamente di proprietà ma potrebbe avere un costo a lavaggio; potrebbe avere una scorta di detersivo e segnalarne l’eventuale necessità di refill e certamente chiamare l’assistenza tecnica in caso di necessità.
- ……..per non parlare dell’impianto termico che potrebbe essere controllato da remoto e in collegamento permanente con l’assistenza tecnica.
- Telecamere di sicurezza e impianti anti-intrusione/furto potrebbero avere la loro “centralina” nel cloud, pertanto non facilmente disattivabile.
- …..e altro ancora.
In ambiente professionale sono
molte le necessità di collegamento ad internet, vuoi per ottimizzazione di
funzionamento, per comando remoto, per up-grade software o per collegamento con
assistenza tecnica.
In ambiente industriale stiamo
vivendo una nuova era che ha coniato il termine “Industria 4.0”, questo
prevederà un numero di connessioni ad internet innumerevoli.
E’ nata anche la necessità che ci
fosse possibilità di trasmissioni, poco costose, del tipo LPWA (Low Power Wide
Area); per dispositivi che necessitavano pochi scambi di dati in un lungo
periodo di tempo.
Tutte queste necessità e altre
ancora hanno fatto nascere il sistema di periferiche IoT (Internet of Things)
che per l’appunto sono dei device che sono direttamente collegati a Internet o
interfacce che consentono ad altri strumenti di collegarsi alla rete.
Col nascere del IoT, ci si è
accorti che c’erano delle necessità di collegamento diretto alla rete in
condizioni anche di mobilità, come ad esempio per le autovetture.
Sembrava necessario che la rete di
telefonia/dati mobile fosse l’unica soluzione in grado di soddisfare queste
necessità.
Tuttavia, per la telefonia, la
necessità è anche di ampiezza di banda molto capace (di trattare una elevata
mole di dati) e di considerevole velocità (per poter avere interrogazioni,
trasmissioni e funzionamenti in tempo reale).
Per cui era necessario un nuovo
standard di trasmissione dati, lo standard in uso (il 4G) non riesce a fornire
quanto è richiesto e necessario alle nuove periferiche.
Sviluppare il nuovo standard 5G
per la trasmissione dati e farlo anche per la telefonia (voce) migliorava
nettamente le economie di scala implicate per cui ci siamo dotati di un nuovo
standard di telefonia mobile e di trasmissione dati.
il 5G
Eccoci qua, il nuovo standard sta
per essere consegnato.
Ci sono già alcune città che
possono fruire di trasmissioni in 5G.
Alcuni telefoni cellulari già
funzionano in modalità 5G e si sono già ingegnerizzate delle SIM in 5G da
inserire nelle periferiche IoT che si stanno generando.
La nuova tecnologia di
comunicazione 5G consentirà parecchie cose più di prima.
Cosa potremo fare?
Come dicevamo, un gran numero di
device si connetterà direttamente ad internet, scaricando dei dati che molto
probabilmente si depositeranno nel cloud.
E’ già! Eccolo qui che rispunta il
cloud. Non lo spieghiamo, perché ormai tutti lo usiamo e tutti sappiamo
di cosa si tratta.
Abbiamo anche imparato a non
sottovalutare le utilità del cloud …………..è venuto il momento di esaltarle:
- I tuoi dati disponibili da qualunque dei tuoi devices.
- I tuoi dati disponibili ovunque tu sia.
- ...etc.
Quindi saranno necessari più spazi
personali nel cloud ……certamente, si!
Questi dati, potrebbero essere
anche organizzati in appositi sistemi, residenti nel cloud, che qualcuno ci
proporrà.
Si potrebbero anche trasformare
questi dati nel prodotto necessario, il nostri providers di cloud potrebbe anche
fornirci delle “virtual machine” residenti che potrebbero generare le
lavorazioni che ci servono su questi dati; fornendoci il prodotto finito che ci
è necessario.
Questi risultati sono consultabili
da uno smartphone o forse, meglio ancora, da un tablet e ovviamente anche da un
PC.
Sono cose da costruire, da creare,
da offrire, da commercializzare; sono la nuova visone del ICT 2.0, sono il nostro futuro.
A questo punto viene normale
rispondere ad alcune domande.
Cosa succederà nel settore ICT?
Quali sono gli elementi che
avranno grande sviluppo futuro? Cosa diventerà veramente
importante.
- IoT - tutte le periferiche IoT e con questo si intende: tutte le periferiche o accessori che comunichino direttamente in internet con archivi nel cloud, molto velocemente con grande possibilità di ampiezza di banda e velocità di comunicazione.
- Cloud – archivi nel cloud a cui si possa accedere agevolmente e dotati di tutte le sicurezze necessarie per mantenere privati i dati immagazzinati.
- Service in Cloud – software e servizi, residenti nel cloud, che consentano di effettuare operazioni da remoto tramite una comunicazione veloce ed ad ampia banda (IoT), trattando i dati nel cloud senza la necessità di disporli in locale.
- Le software-house che sapranno dedicarsi alla costruzione di APP residenti nel cloud che siano in grado di svolgere i compiti atti a soddisfare le necessità degli utenti.
- Un maggiore utilizzo dei dati su smartphone, consultazioni dirette dal cloud.
- “Il ritorno” del tablet, che vivrà una nuova vita ..ora in grado di avere molta più produttività professionale grazie alle elaborazioni del cloud e infinita capacità di storage di dati a cui il tablet potrà connettersi in “tempo zero”.
Cosa ci lasceremo alle spalle? Cosa,
presto, non sarà più così utile?
- Periferiche di storage – tutti gli archivi saranno facilmente e velocemente accessibili, quindi saranno residenti nel cloud, ma disponibili in tempo reale. Le necessità di storage locale su appositi dispositivi fisici diminuiranno drasticamente.
- Il networking locale – sarà presto sostituito da un networking nel cloud ogni singolo client si collegherà alla rete tramite il cloud dove verrà trattato e indirizzato per le sue necessità. Saranno sempre meno le esigenze di reti fisiche locali.
- PC con capacità di elaborazione e storage locale – già che lavoreranno in comunicazione con gli archivi ed i programmi residenti nel cloud.
………..e l’AI (Artificial Intelligence) come si pone nei confronti
del 5G?
Non si può chiudere un argomento
di conversazione sul ICT senza includere nel discorso anche l’AI. Beh! In
questo caso il 5G sarà il veicolo principe di tutte le informazioni generate
dal AI.
Questa nuova scienza si basa
soprattutto sull'elaborazione dei “big data”, che datesi le dimensioni è giusto
immaginare che verranno immagazzinati nel cloud, comunque potremo usufruire di
queste risultanze sul qualunque dispositivo ed in qualunque luogo noi ci si
trovi.
Il gestore del nostro supermercato
di fiducia potrà “indovinare” quale prodotto stiamo cercando, nel dedalo dei
loro scaffali e comunicarci sul nostro smartphone che si trova in quello scaffale
preciso e che il supermercato a deciso di offrircelo in offerta personalizzata
…solo per noi! ……che ne abbiamo bisogno.
Questa sarà una tipica
utilizzazione del AI del 5G e del cloud.
Per cui anche l’AI non potrà che
assecondare l’avvento del 5G.
Tutto questo ancora non esiste e
quindi stiamo parlando del futuro …meglio dire che stiamo parlando nel futuro.
Piano, piano, presto, presto, tutto sarà disponibile quando ce ne sarà
l’utilità e una mattina ci sveglieremo accorgendoci che ancora una volta ……è
cambiato tutto.
Detto così sembra poco? ….o forse
sembra troppo?
Sarà domani? ….o è già oggi?
Sarà per pochi? …..o sarà per
tutti?
…….non so rispondere a queste
domande, non ho la sfera di cristallo, sono domande legittime, ma le risposte
sono nel futuro ……anche se il passato ci ha già insegnato che quando crediamo
che “sarà di là da venire” …..normalmente sta già succedendo ….anzi è già
stato.
Di sicuro non tutti sapranno
cogliere le opportunità che si genereranno, di sicuro non tutti si renderanno
conto di dover cambiare ……..sapete, da piccolo, quando giocavo a nascondino,
dicevo delle parole che mi pare suonassero così: ……..chi è fuori, è fuori. Chi è dentro, è dentro.!
Claudio, Settembre 2019.
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